DUCATI PANIGALE INGEGNERIA SOPRAFFINA E DESIGN

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    Ducati Panigale

    L’ EICMA 2011 è il luogo in cui viene presentata la Ducati Panigale 1199, la cui vendita è iniziata nel gennaio dell’anno successivo. Fino a oggi è stata proposta in diverse varianti e versioni.
    Il nome richiama fortemente la zona bolognese dove ha sede la fabbrica e nel 2014 riceve un prestigioso riconoscimento di design.

    LE ORIGINI DELLA DUCATI PANIGALE
    La moto nasce nell’ottica di dare nuova linfa alle due ruote supersportive del marchio emiliano, il quale ha rinunciato a soluzioni affermate e tipiche della casa per dare una svolta concreta al nuovo corso.
    Via il telaio a traliccio, via la frizione a secco e le cinghie dentate, per proporre soluzioni nuove che possano attrarre nuova clientela.
    La Ducati 1199 Panigale vuole essere potente e leggera, spinta da due cilindri che caratterizzano il motore chiamato Superquadro che vanta un rapporto corsa alesaggio molto spinto e ai limiti dell’estremo. Il motore contiene pistoni molto grandi da ben 112 mm di diametro (nella Panigale più moderna degli ultimi periodi il diametro è arrivato a 116 mm). Sotto la chiave ingegneristica la Ducati Panigale rappresenta qualcosa di incredibilmente fine e attraente, dal design apprezzato e accattivante, sportivo e aerodinamico, al punto che sono pochissime le modifiche proposte al modello attuale dal punto di vista estetico. All’epoca in Ducati vi era Claudio Domenicali, il quale ha sempre sostenuto il principale successo di una moto è dettato dall’estetica e su questo principio la casa bolognese ha puntato molto.

    INGEGNERIA SOPRAFFINA
    Far quadrare i costi con soluzioni di ingegneria sopraffina, design, esigenze di sicurezza, non è certo un compito semplice e spesso disegnatori e ingegneri hanno dovuto discutere molto per accontentare tutti.
    Da questi compromessi di scelta (il più eloquente ha riguardato lo scarico) ne è scaturita una moto rigida, dotata di grande reattività, nervosa e potente in frenata, che ama l’utilizzo a giri elevati. La coppia dava quella sensazione di frustata che molti amano, ma che fa soffrire la ciclistica (e le gomme). La moto non era quindi per tutti dato che richiedeva (e sempre ha richiesto) una buona preparazione fisica e atletica.

    UNA MOTO PRIVA DI SUCCESSI
    Sulla versione attuale della Ducati Panigale SBK l’impianto di scarico è stato pensato per rendere le prestazioni ottimali soprattutto nei medi regimi. Tale scelta ha portato sicuramente il motore Superquadro a dar sfogo di tutti i suoi pregi, ma ha stravolto il design della moto nella versione SBK.
    Nonostante questo non ha mai vinto un titolo iridato, rimanendo l’unica della gamma Ducati Superbike a non aver portato a casa nemmeno un trofeo mondiale.

    La storia della Ducati Panigale ora reclama qualche “colpevole” per il mancato successo sportivo e anche commerciale. Probabilmente le prime fasi del progetto non hanno visto il coinvolgimento dei tecnici del reparto corse e si è sempre presentata una moto che tendeva a specchiarsi in sè stessa senza però portare quel feeling di guida che molti motociclisti hanno cercato.
    La storia del modello quindi, termina dopo nemmeno 10 anni dal suo lancio.

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